23 Lug 2018 – O Burgo (Pedruso) –> Santiago de Compostela

da O Burgo (Pedruso) a Santiago de Compostela

Oggi sarà una giornata molto emozionante: finalmente raggiungeremo la nostra meta. Oggi si va a Santiago (circa 21 km).

O FORSE NO?

 

Ma cominciamo dall’inizio: come al solito partenza alle 11.40 (sempre meglio…) ed imbocchiamo subito la statale, o almeno così crediamo.

Ovviamente, sempre come al solito, dopo pochi chilometri proviamo a prendere una strada alternativa e, sempre più come al solito, dobbiamo girare le sedie e tornare indietro.
Allora riprendiamo la statale che nel frattempo si è trasformata in una superstrada a scorrimento veloce, direi anche velocissimo; passiamo in mezzo a camion che trasportano terra e lavori in corso, e percorriamo un altro paio di chilometri. Ci sfrecciano tutti a fianco, auto, furgoni e CAMION.

Arriviamo nella zona dell’aeroporto, ci giriamo intorno e lo costeggiamo. Passiamo all’ombra di salici e ci rendiamo conto che siamo sempre più vicini, ma ora la strada ricomincia a salire con qualche curva.
Ci viene da correre, la strada si fa prima un po’ strettina, poi si riallarga, qualche incrocio e qualche rotatoria, non pensiamo più alle batterie (EUFORIA!!), spingiamo e basta.
Ma dobbiamo capire dove siamo, ci fermiamo in una stradina chiusa per verificare con il navigatore, ma non c’è bisogno: alziamo lo sguardo e ….

CI SIAMO

In lontananza scorgiamo le cime delle guglie della cattedrale. Siamo lì ad un paio di chilometri (in realtà 4 o 5). 
Ancora un ultimo sforzo. Una discesa e poi ancora una po’ di salita ed eccolo lì il cartello che dice Santiago.

Sono le 14:07 del 23 luglio 2018.

Ci siamo, foto ricordo ed entriamo nella città (più piccola di Ancona) capitale della Galizia; la nostra meta è a 2-3 chilometri dal cartello. Adesso possiamo anche fare colazione.

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Entriamo a Santiago!!!

Su Whatsapp esplode la hola, il gruppo di amici che ci segue da tutto il mondo fin da quando siamo partiti ci riempie di saluti.

Arrivano dall’Italia, dall’Uruguay, dal Venezuela, dagli Estados Unidos e perfino dalla Sardegna ;-).

Continuiamo a raccontare la storia su Whatsapp (con diversi errori), ma la lasciamo in sospeso, perché siamo appena arrivare alla Cattedrale, ma non ci danno tregua

Ci sembra di sognare, abbiamo raggiunto la meta, siamo ancora increduli e giriamo come due pazzi da una parte all’altra della piazza, curiosi e divertiti come due bambini euforici.

C’è tanta gente, rivediamo tante persone che abbiamo già visto durante il cammino e incontriamo Maurizio e soprattutto Luciano che ci viene incontro correndo. Ci emozioniamo tutti è veramente molto commovente, passiamo un po’ di tempo insieme scambiandoci sorrisi, ricordi del viaggio e propositi per i prossimi giorni. A malincuore ci salutiamo e ci muoviamo verso direzioni diverse.

Cerchiamo di entrare dall’ingresso per disabili sul retro della cattedrale, corrispondente all’uscita dello spazio vendita dei souvenir, ma non ci fanno entrare perché abbiamo gli zaini. Pazienza ci verremo domani ed ascolteremo la Messa celebrata dal Vescovo.

Abbiamo ancora un po’ di tempo, possiamo andare a prendere il premio ufficiale per concludere la nostra avventura: le compostelas! Giriamo un po’ nella zona vecchia e troviamo il portone, anche qui siamo arrivati appena in tempo. Entriamo e ci mettiamo in coda, ovviamente c’è una gran baraonda, ma con un po’ di pazienza arriva il nostro turno: ci registrano controllano i nostri passaporti e ci rilasciano il timbro finale sul passaporto, la pergamena e la compostela.

Ci sembra di sognare, abbiamo raggiunto la meta, siamo ancora increduli e giriamo come due pazzi da una parte all’altra della piazza, curiosi e divertiti come due bambini euforici.

C’è tanta gente, rivediamo tante persone che abbiamo già visto durante il cammino e incontriamo Maurizio e soprattutto Luciano che ci viene incontro correndo. Ci emozioniamo tutti è veramente molto commovente, passiamo un po’ di tempo insieme scambiandoci sorrisi, ricordi del viaggio e propositi per i prossimi giorni. A malincuore ci salutiamo e ci muoviamo verso direzioni diverse.

Cerchiamo di entrare nella Cattedrale passando dall’ingresso per disabili sul retro, corrispondente all’uscita dello spazio vendita dei souvenir, ma non ci fanno entrare perché abbiamo gli zaini. Pazienza torneremo domani ed ascolteremo la Messa celebrata dal Vescovo.

Abbiamo ancora un po’ di tempo, possiamo andare a prendere il premio ufficiale per concludere la nostra avventura: le compostelas! Giriamo un po’ nella zona vecchia e troviamo il portone, anche qui siamo arrivati appena in tempo. Entriamo e ci mettiamo in coda, ovviamente c’è una gran baraonda, ma con un po’ di pazienza arriva il nostro turno: ci registrano controllano i nostri passaporti e ci rilasciano il timbro finale sul passaporto, la pergamena e la compostela.

Conclusa la settima tappa: 24,5 Km. (Tot. 202,2).

La pagella della giornata

Accessibilità delle strutture
3.5/5
Accessibilità del percorso
2.5/5
Difficoltà del percorso
2.5/5
Avventura
2/5
Divertimento
3/5
Cultura
2/5
Contatto con la natura
1.5/5
Panorama
2/5
Cibo
3/5

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